~Bring Me To Life~, la mia nuova ff ...sui vampiri! [Originale]

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Andromeda*
icon12  view post Posted on 10/12/2007, 14:10




Non sono tanto convinta di questa nuova ff ma, visto che ad ..::Ary::.. è piaciuta tanto, mi sembrava giusto postarla in questo forum! Ditemi cosa ne pensate.



~Bring Me To Life~


Prologo


Lui era splendido, meraviglioso, divino.
Il più bel vampiro che avessi mai visto.
Ma era un Padrone.
Io ero una Schiava, un orripilante scarto della società vampirica.
Non avrei mai dovuto permettere che i suoi occhi perfetti si insudiciassero incontrando i miei.
Non avrei mai dovuto incontrarlo.
L’unico compito degli Schiavi era tenere in ordine e pulite le immense ville dei nostri Padroni, in attesa di diventare un loro pasto.
Appena nati ci vincolavano a loro con la magia.
Non potevamo disubbidirgli, neanche volendolo.
Non che lo volessimo, noi eravamo i primi a non considerarci altro che oggetti inutili.
Vivevamo la nostra vita nell’ombra, nascosti, vedendo il nostro Padrone, per la prima ed unica volta, esclusivamente il giorno in cui egli avrebbe deciso di cibarsi di noi.
Eravamo sudiciume.
Loro ci ritenevano si scarti, ma deliziosi per il palato, molto più buoni degli umani, per questo, come frutti prelibati, attendevano un certo periodo di tempo, il periodo della “maturazione”, prima di mangiarci.
Inoltre eravamo vampiri, quindi comunque più resistenti dei normali umani, e, mentre aspettavamo il momento della nostra morte, ci prodigavamo nel servire coloro che ci avrebbero tolto la vita.
E il tutto ci appariva assolutamente normale.
Era così.
Punto e basta.
Per questo continuavo a ripetermi che ero stata già abbastanza fortunata a non essere mangiata prima del tempo e che dovevo smetterla di pensare all’accaduto.
Non l’avrei più visto.
L’avrei servito fedelmente e silenziosamente.
Fino al momento in cui avrebbe posto fine alla mia vita.
Perchè l’avrebbe fatto, ne ero certa.
Eppure non potei fare a meno di ripensare ancora una volta alla bellezza dei suoi magnifici occhi blu elettrico.










Capitolo1




Mi avviai, leggera e silenziosa, verso la stanza che era mio dovere ripulire e tenere in ordine.
Facevo sempre lo stesso tragitto, ogni giorno.
Non era divertente essere come me.
La mia esistenza era monotona.
Non vivevo veramente.
Io esistevo.
Ma non avevo nulla che potesse dare senso alla mia vita, alla mia inutile esistenza, fatta di buio, polvere, fatica, dolore, soprusi e...sangue.
Si, sangue.
Ero nata nel sangue, nel sangue vivevo e nel sangue sarei morta.
Ero una Schiava, è vero, ma ero pur sempre un vampiro.
E il sangue era il vero e unico centro della mia esistenza.
Sia quello rimasto nei corpi già quasi del tutto dissanguati dai Padroni, ovvero i loro avanzi, freddo e privo di ogni gusto, unico nutrimento di noi Schiavi, sia quello che dovevo lavar via ogni giorno dalla camera del Padrone al quale ero personalmente assegnata.
Tutte le mattine dovevo far sparire le tracce dei suoi banchetti notturni, portar fuori i cadaveri, pulire il sangue rimasto sulla tappezzeria.
Era una tortura
Mentre adempivo ai miei doveri, non facevo che pensare al caldo nettare che era sceso giù per le loro gole poche ore prima e che li aveva rinvigoriti, mentre io, debole e lurida, morivo di fame.
Ma non mi lamentavo.
Perchè avrei dovuto?
Ero una Schiava.
Vivevo solo per compiacere i Padroni, per assisterli e per nascondere i rimasugli dei loro macabri banchetti.
E, appena raggiunta l’età giusta, sarei diventata anche io una loro pietanza.
Ma non me ne rammaricavo più di tanto.
Ero nata per questo, questo era lo scopo della mia vita.
Non l’avrei assolto con gioia forse, ma sicuramente non avrei tentato di sottrarmi al mio dovere.
Era così per tutti noi.
Fin da bambini ci spiegavano quali fossero i nostri doveri e ciò che ci avrebbe aspettato nella vita...se così poteva definire la nostra esistenza.
Ci vincolavano a loro con la magia e con i loro poteri.
Ci consideravano meno che animali.
Noi eravamo spazzatura, sudiciume.
Noi eravamo ombre.
Non dovevamo essere visti nè sentiti dai Padroni, potevamo interagire solo con le Guardie, che non erano potenti come i Padroni, ma erano sempre un ordine di vampiri più forte del nostro.
Tra i nostri doveri c’era anche quello di evitare ai nostri Padroni la nostra orrida vista, che avrebbe rischiato di insozzare loro, esseri perfetti ed immacolati.
L’unico motivo per cui un Padrone poteva voler chiedere ad uno Schiavo di mostrarsi a lui, era per cibarsene prima del tempo.
Capitava.
Soprattutto se lo Schiavo in questione era particolarmente potente o bello.
Io avevo già 17 anni.
A 20 sarebbe teoricamente venuto il mio turno.
Ma dubitavo di essere così fortunata da arrivarvi.
Ero troppo bella, troppo profumata, troppo resistente, troppo carismatica per riuscire a sopravvivere.
Prima o poi un Padrone mi avrebbe notata.
Mi avrebbe mandata a chiamare.
Io avrei dovuto porgergli il collo in segno di sottomissione.
E la mia miserabile esistenza sarebbe finità lì.
Mi fermai con uno svolazzo davanti alla pesante porta in ebano scuro della stanza del mio Padrone.
Non l’avevo mai visto in faccia, non sapevo niente di lui.
Conoscevo il suo nome ma non mi era permesso pronunciarlo.
La mia sudica bocca avrebbe potuto sporcarlo.
Come d’altronde tutto di me.
L’unica cosa che sapevo era che gli dovevo incondizionatemente obbedienza, rispetto e sottomissione.
Mossi un passo.
I cenci grigi e luridi con cui ero vestita sbatterono pesantemente contro la mia gamba.
Mi scostai dal viso un ricciolo ribelle bluastro.
Per essere una stupida Schiava ero molto bella.
Riscuotevo molto successo, sia tra le Guardie che tra gli altri Schiavi.
Non che fosse una buona cosa per me.
Prima ero troppo giovane, troppo bambina.
Ma adesso ero adulta, la mia crescita si era bloccata, avevo assunto il mio aspetto definitivo, quello che avrei mantenuto per l’eternità, se solo avessi avuto la possibilità di viverla.
Era solo questione di tempo prima che qualche Guardia mi violentasse.
E non avrei potuto opporre resistenza.
Spalancai la porta.
Strano.
Era pulita.
Incredula, cominciai a gurdarmi attorno.
Poi mi voltai verso lo splendido letto a baldacchino nero e mi sentii mancare.
Un padrone, probabilmente il mio, era disteso su un fianco, con una mano sotto la guancia, e mi osservava.
Era veramente bellissimo.
Un dio.
I suoi capelli lunghi e lisci, raccolti in una coda ordinata, sembravano d’oro puro.
I suoi lineamenti erano splendidamente raffinati...
Il volto era così diverso da quelli che ero abituata a vedere nei bassifondi...così...rilassato, tranquillo, come se non avesse nulla di cui preoccuparsi...
Poi mi persi nei suoi occhi.
Mi incantava il loro colore blu elettrico.
Il suo sguardo era curioso.
Non appena mi resi conto di ciò che stavo facendo distolsi lo sguardo.
Io, sudicia sguattera, piccola vampiretta da quattro soldi, destinata alla sua mensa, avevo osato guardarlo.
L’avevo guardati negli occhi!
Quando non avrei dovuto vedere neanche l’orlo del suo mantello!
Io che come massimo onore potevo ricevere l’incarico di pulirgli le scarpe.
Coe avevo potuto osare tanto?
Feci una profondissima riverenza, sfioranado il pavimento con il mento.
E mi avvicinai a lui a testa bassa, come prevedeva l’etichetta.
Mi avrebbe sicuramente mangiata, lo sapevo.
Sapevo che sarebbe accaduto, ma non pensavo così presto...
Rassegnata mi avvicinai ancora fino a trovarmi a pochi centimetri dal suo viso.
Sentii il suo profumo.
Valeva la pena di morire solo per poter percepire quell’odore sublime.
Non sarebbe stata una morte tanto terribile, se ad accompagnarmi nell’aldilà ci fosse stato il suo profumo.
Un po’ più serena chianai la testa per offrirgli il mio collo, morbido e nudo, come prevedevano le regole della buona educazione.
Purtroppo per me la buona educazione prevedeva che, a quel punto, quella creatura meravigliosamente profumata, bellissima e dura come pietra, affondasse i suoi denti affilati nelle mie carni, per nutrirsi di me, la sguattera che l’aveva offeso.
Speravo solo che finisse in fretta.
Chiusi gli occhi.
Passò un secondo.
Due.
Tre.
Quattro.
Una risata cristallina mi costrinse ad aprire gli occhi.
Non mi azzardai comunque a guardarlo.
Poi fece scorrere un dito gelido lungo il mio collo, delicatamente.
Io ero incredula.
Non mi mossi.
Perchè non mi mangiava?
Ad un tratto lui, con una gentilezza che mi sconvolse, prese tra le mani il mio volto.
Mi costrinse a rialzarmi e a ricoprire il collo con i miei lunghi capelli.
Per un attimo incrociai di nuovo il suo sguardo.
Abbassai immediatamente gli occhi.
Feci un passo indietro.
Puzzavo parecchio, l’igene degli Schiavi non stava molto a cuore a Guardie e Padroni.
Ma non volevo disturbarlo con il mio puzzo, non lui, così buono e profumato.
M’inchinai di nuovo.
E scoppiai in singhiozzi.
-Perdonatemi! Perdonatemi Padrone! Chiedo umilmente il vostro perdono! Non avevo intenzione di mostrarmi a voi! Non immaginavo che oggi sareste rimasto nei vostri appartamenti! Perdono, vi prego! Punitemi come preferite, ma risparmiatemi la vita, vi prego! Vi scongiuro, ho ancora tre anni per vivere! Vi ho sempre servito fedelmente...-
La mia voce fu rotta da un singhiozzo più forte degli altri.
Una mano mi accarezzò i capelli.
Almeno così mi parve.
Ma sicuramente sbagliavo.
Un Padrone non si sarebbe mai sporcato le mani per consolare un’inutile Schiava.
-Ti prego, smettila di piangere- disse.
“Bene” pensai “sono pazza! Mi sembra che un padrone mi stia consolando...”
Sentii una mano che mi afferrava, costringendomi ad alzarmi, ed un altra che, nuovamente, mi alzava il viso.
Costringendomi a guardarlo negli occhi.
Come era bello...
Mi accarezzò il viso.
Feci un balzo indietro.
-P-padrone no! Non mi toccate, vi sporcherete!- dissi, preoccupata.
Lui rise.
Perchè rideva?
Perchè non mi aveva ancora uccisa?
Perchè mi aveva toccata?
La sua splendida voce interruppe i miei angosciosi pensieri.
-Non ti preoccupare, non ho intenzione di farti del male. Non sei stata tu a mostrarti a me, ma io a mostrarmi a te. Sono il tuo nuovo Padrone, volevo presentarmi. Sono l’ambasciatore di un altro paese di vampiri e il tuo vecchio Padrone ti ha donata a me, insieme agli altri schiavi che provvedono a questo appartamento, che ora ovviamente è mio. E non ho intenzione di mangiarti. Da noi è considerato barbaro mangiare gli schiavi-
Sorrise, cercando di rassicurarmi.
Ma io ero confusa.
Non capivo.
Presentarsi ad una Schiava?
E poi come era possibile che il suo popolo non mangiasse Schiavi?
Abbassai nuovamente lo sguardo, a disagio.
Probabilmente lui se ne accorse.
Non cercò più di avvicinarsi, forse aveva capito che anche quello mi metteva a disagio.
-Puoi andare, non c’è altro. Ti lascio il giorno libero, divertiti.- aggiunse.
Osai alzare nuovamente lo sguardo e lo vidi.
Vidi il suo sorriso dolcissimo.
Mi tolse il fiato.
Nessuno mi aveva mai sorriso.
Nessuno mi aveva mai trattata come un essere pensante.
Per tutti ero un animale.
Ma lui mi aveva parlato.
E mi aveva sorriso.
Si era guadagnato il mio rispetto e la mia cieca obbedienza.
Ma non lo rispettavo come gli altri padroni.
Per lui, in quel momento, provai quasi adorazione.
Rimasi nuovamente imbambolata a guardarlo.
Lui non sembrò infastidito, anzi, il suo sorriso si allargò ancora di più.
Feci un’altra riverenza ed uscii dalla stanza a con passo leggero.
Mi chiusi la porta alle spalle.
E cercai di convincermi che non avevo sognato tutto.


***

Fatemi sapere :lol: ^_^ :P


Oh no!! Mi sono sbagliata, volevo postarla su ff non su Twilight!!!
Non è che qualcuno potrebbe spostarla???
 
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..:Ary:..
view post Posted on 10/12/2007, 15:05




Si, chiara...
A me piace un mucchio...
^^
Stupenda... Shi Shi...
E poi è scritta Bn...cm sempre del resto...
Continuala, mi raccomando...

P.s.
L'ho spostata io, tranquilla... ^^


Kiss

..:Ary:..
 
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Andromeda*
view post Posted on 10/12/2007, 15:21




ihihi! Grazie! Menomale che ci sei tu! (ave somma admin!) ^_^ AHAH! Bene, allora con il tuo consenso, continuo l'ff! Mi metterò al lavoro! Baci!
P.S. una cosa...Perchè tu sei una fata ed io un folletto allegro!!!!??? Non mi pare giusto discriminare in base ad i messaggi mandati <_< -_- almeno scrivi folletta allegra! :P (scherzo ovviamente ;) ) tvtrb
 
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..:Ary:..
view post Posted on 10/12/2007, 15:49




Lo so, lo so... Sn un mito... ^^ Su, sto scherzando...
Tu NON hai il mio "consenso" a continuare...
Tu sei OBBLIGATA... ^^

Capito?
Cmq hai ragione... All'opera x mettere Folletta allegra... E poi, cara...
Io sono FATA perchè sn più bella... ^^

Kiss

Ary
 
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_Maddalena Moira_
view post Posted on 10/12/2007, 17:07




Ok io devo ripermi: hai già trovato i nomi? e ti ricordo che i miei coltelli sono quasi pronti
 
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petite88
view post Posted on 10/12/2007, 21:09




belissima anche questa storia!!! non vedo l'ora di poter leggere il seguito. sei bravissma ascrivere!!! complimenti!!! ciao bacioni
 
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chloe90
view post Posted on 11/12/2007, 00:03




mi piace come scrivi, davvero! E poi ho l' impressione che i begli occhi blu del vampiro si vedranno molto spesso, mi sbaglio? :P
continua, mi raccomando!
 
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Andromeda*
view post Posted on 11/12/2007, 17:11




eheh! Grazie 1000! Hai ragione Chloe, si vedranno spesso!
Posto il cap 2...ho scelto i nomi ma li rivelo nel prossimo cap!


Capitolo2

Non ero contento.
Affatto.
Non mi piaceva quel posto.
Odiavo quei barbari sanguinari che lo abitavano.
Mi ributtava anche solo il fatto degli esseri tanto perversi e malvagi appartenessero alla mia stessa specie.
Ma non avevo avuto scelta.
Ero dovuto partire velocemente e, una volta giunto nel regno di Mornedor, mi ero presentato al re Arnero come ambasciatore del confinante regno di Gaelx.
Dovevo tentare di portare la pace tra i due regni, ma le trattive non stavano dando alcun frutto.
Anzi, stavo peggiorando la situazione.
Certo, erano stati molto cordiali, avevano seguito alla lettera la loro etichetta, che mi era stata illustrata il giorno stesso del mio arrivo (ancora oggi il solo pensiero delle atrocità prescritte per il banchetto di benvenuto mi danno la nausea), mi avevano ricoperto di doni ed omaggi.
Eppure, me ne rendevo conto, ogni loro parola, ogni loro gesto o affermazione, era parte di una raffinatissima intelaiatura atta a farmi mettere un piede in fallo, a farmi dire o fare qualcosa di sbagliato o di offensivo, qualcosa che potesse fornirgli un motivo per sbattermi in cella.
Se avessero saputo chi ero veramente e che cosa ero in grado di fare...
Ad ogni modo le trattative erano giunte ad un punto morto.
Il re Arnero e la regina consorte Airesaire (nomi altisonanti che si erano scelti personalmente dopo l’ascesa al trono), con tutti i loro sorrisi e le loro moine, mi avevano fatto intendere benissimo che avevano intenzione di continuare a combattere.
Volevano Gaelx.
E temevo che non sarei riuscito a dissuaderli dal loro proposito.
Le nostre forze si equiparavano.
Questo voleva dire solo una cosa.
Distruzione per entrambi i paesi.
Nessuno dei due si sarebbe arreso.
Loro non intendevano accettare una pace di compromesso.
Sarebbe stata la rovina.
Mi alzai dalla sedia dello scrittoio, sulla quale ero rimasto fino a quel momento, ed andai a distendermi sullo sfarzoso letto a baldacchino nero del mio appartamento.
Un nobile vampiro quello stesso mattino mi aveva ceduto la sua abitazione e tutti i suoi schiavi,
pensando di farmi cosa gradita.
Invece io ero solo schifato, non c’è altro termine per descrivere ciò che provavo.
Tutto di quell’orribile appartamento, arredato, a parer mio, con pessimo gusto, puzzava di sangue umano e di morte.
Ma, almeno per un giorno, mi costrinsi a rimanervi.
Il nobile, infatti, mi aveva donato anche molti schiavi.
Sapevo in che modo li trattavano.
Naturalmente anche noi avevamo degli schiavi, ma pochissimi, e venivano trattati quasi come vampiri liberi.
Qui invece li mangiavano persino.
Per questo mi ero costretto a rimanere in quel fetido posto, perchè desideravo poter rassicurare lo schiavo addetto alle pulizie dell’appartamento, volevo tranquillizzarlo, dirgli che io non volevo far male a nessuno. Sapevo che non avrei potuto salvarli tutti, ma almeno uno avrei potuto portarlo con me, al mio ritorno a Gaelx.
Avrei potuto dargli un’esistenza migliore.
Un modo come un altro per espiare le mie colpe.
mentre mi perdevo nelle mie riflessioni, vidi la porta aprirsi piano.
Cercai di rilassare il mio volto, non volevo mostrargli alcuna debolezza, non perchè era uno Schiavo, ma perchè per tutti dovevo essere calmo ed invulnerabile.
Era la mia maschera.
Entrò.
Non era uno schiavo, era una schiavetta.
Non potei fare a meno di provare un moto di affetto misto a tenerezza per quella creaturina lacera.
Era magrissima, chissà quanto poco mangiava, e vestita di cenci grigi e sporchi.
Nonostante fosse abbigliata in maniera tanto misera, nonostante fosse sporca e macilenta, non potei non ammirare la sua bellezza.
Si guardò intorno spaesata.
Probabilmente si stava chiedendo come mai la stanza era pulita.
A quanto ne sapevo io, il suo ex-padrone era solito banchettare ogni sera...che orrore..
Seguii il muovimento delicato della sua testa.
I capelli le ondeggiarono attorno al volto.
Avevano un colore davvero particolare, ricci, neri con sfumature blu.
Devvero belli.
Chissà se era consapevole del reale potere degli schiavi come lei...
Poi si girò verso di me.
Fui catturato dai suoi occhi di ghiaccio nei quali, a discapito del loro colore, vedevo brillare un fuoco ardente.
Mi fissava imbambolata.
Era davvero tenera.
Tutto d’un tratto sembrò riprendersi, distolse lo sguardo, e fece una profondissima riverenza.
Mi trattenni dall’arricciare il naso.
Avevo dimenticato l’etichetta.
Speravo non l’avesse rispettata, la trovavo una cosa molto imbarazzante.
Invece lei, ben lungi dal trasgredire alle regole di comportamento, si avvicinò a me a capo basso.
Potei comunque vedere uno sguardo triste e rassegnato nei suoi occhi.
Si avvicinò ancora e mi porse il collo.
Non aveva capito che non ero il suo vecchio padrone; forse non l’aveva mai visto.
Pensava che avrei richiesto il suo sangue per lavare via l’offesa ricevuta.
Offesa.
Che idiozia.
Doveva morire perchè mi aveva guardato?
Barbari e sanguinari, ecco cos’erano.
Non avrei mai fatto del male ad uno schiavo, tantomeno a lei, così gracile ed indifesa, così bisognosa di protezione...avrei tanto voluto stringerla tra le mie braccia, ma temevo di spaventarla.
Mi avvicinai anche io, la sentii tremare.
Mi colpì il suo odore, era chiaro che non si lavava da molto, tuttavia il dolce aroma della sua pelle sovrastava il cattivo odore della sporcizia che portava su di sè.
Lei chiuse gli occhi, forse per la paura.
Risi.
Non aveva ancora capito che volevo solo il suo bene? In effetti non aveva tutti i torti, non avevo ancora dimostrato le mie buone intenzioni.
Decisi di rimediare.
Feci scorrere un dito sul suo collo, morbido e tiepido.
Provai una strana sensazione allo stomaco, qualcosa che non mi seppi spiegare.
Lei però ancora non si muoveva.
Allora presi le gentilemente il volto con le mani, facendola tornare in posizione eretta, facendole coprire il collo che mi aveva offerto.
Lei alzò gli occhi e i nostri sguardi si incrociarono ancora, ma per un attimo solo.
Poi balzò indietro, preoccupata.
S’inchinò ancora.
Poi scoppio in lacrime.
Avrei tanto voluto consolarla, ma non osavo avvicinarmi troppo, per paura di peggiorare la situazione.
Poi iniziò a parlare. Mi sorprese la dolcezza della sua voce.
-Perdonatemi! Perdonatemi Padrone! Chiedo umilmente il vostro perdono! Non avevo intenzione di mostrarmi a voi! Non immaginavo che oggi sareste rimasto nei vostri appartamenti! Perdono, vi prego! Punitemi come preferite, ma risparmiatemi la vita, vi prego! Vi scongiuro, ho ancora tre anni per vivere! Vi ho sempre servito fedelmente...-
La sua voce fu rotta da un singhiozzo più forte degli altri.
Povera piccola.
Lei mi chiedeva di lasciarle ancora tre anni di vita.
Quando avrebbe potuto vivere per l’eternità.
Con che coraggio avrebbero potuto uccidere una creatura così dolce e pura?
Mandai al diavolo la prudenza e mi avvicinai in fretta.
Cominciai ad accarezzarle i capelli.
Mi piaceva accarezzarla.
.
-Ti prego, smettila di piangere- dissi.
Lei non sembrò credere alle mie parole.
La costrinsi ad alzarsi, e a guardarmi negli occhi.
Vodevo che vedesse ciò che provavo nel mio sguardo.
Le accarezzai il viso.
Come era bella...
Sorpresa, fece un balzo indietro.
-P-padrone no! Non mi toccate, vi sporcherete!- disse, preoccupata.
Risi.
Davvero pensava che mi sarei sporcato toccandola?
Tra noi due la più pulita, la più pura, era sicuramente lei.
-Non ti preoccupare, non ho intenzione di farti del male. Non sei stata tu a mostrarti a me, ma io a mostrarmi a te. Sono il tuo nuovo Padrone, volevo presentarmi. Sono l’ambasciatore di un altro paese di vampiri e il tuo vecchio Padrone ti ha donata a me, insieme agli altri schiavi che provvedono a questo appartamento, che ora ovviamente è mio. E non ho intenzione di mangiarti. Da noi è considerato barbaro mangiare gli schiavi-
Sorrisi, cercando di rassicurarla.
Ma sembrava ancora incredula.
Mi fece tanta pena.
Doveva aver sofferto molto.
Abbassaò nuovamente lo sguardo, chiaramente a disagio.
Non mi avvicinai più, l’avevo sconvolta già abbatanza.
-Puoi andare, non c’è altro. Ti lascio il giorno libero, divertiti.- dissi.
Osò alzare ancora lo sguardo.
Le rivolsi un sorriso sincero.
Speravo di poterla rivedere presto.
Ancora incredula, uscì, chiudendosi la porta alle spalle.
Tornai a distendermi sul letto.
Pensavo a lei.
Non sapevo neanche il suo nome, e lei non sapeva il mio.
La mia mente ricominciò a vagare, perdendosi nel ricordo dei suoi splendidi occhi di ghiaccio bollente.


P.S. ary ma che storia è??? Adesso sono uno spiritello del bosco??? Ma che combini? Poi io sono bellissima! Devi mettermi elfa, l'hai detto tu che sembro un elfa^^!
 
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..:Ary:..
view post Posted on 11/12/2007, 17:20




Bellissimo qst cappy, e tu che nn volevi continuarla...
-_-
Mah...

Cmq...
Io nn posso metterti elfa...
Tocca a te impegnarti x raggiungere quello stadio... ^^
Nn posso farci nullla...
^^

Kiss

Ary
 
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Andromeda*
view post Posted on 11/12/2007, 18:17




NON è GIUSTO! Almeno non retrocedermi a folletto!!!
 
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_Maddalena Moira_
view post Posted on 11/12/2007, 21:07




Bello ma i nomi
Che bello io sono fata!!!!!!!
 
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Andromeda*
view post Posted on 11/12/2007, 21:55




uffa! Non voglio essere uno spiritello del bosco!!! Non sono il tipo allegro e saltellante che potrebbe esserlo! Aryyyyyyyyy perchè mi fai questo????????????
Grazie Maddalena! Mi segui su due forum! I nomi al prox capitolo!
 
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_Maddalena Moira_
view post Posted on 11/12/2007, 22:07




Non mi sembra giusto seguirti su di uno e sull'altro no quindi commento su tutti e due XD
 
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Andromeda*
view post Posted on 12/12/2007, 15:47




Mi sembra giusto ^^
Allora anche Chloe deve commentare su tutti e due xò xD! (scherzo! Maddalena è l'unica che si fa questi problemi! Non che io non apprezzi xD!)
 
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chloe90
view post Posted on 12/12/2007, 19:33




anche io commento su entrambi, quando non mi distraggo... è stato imperdonabile da parte mia non accorgermi che avevi postato un altro capitolo, soprattutto uno così... :wub:
sono io che vedo intrighi ovunque, o c' è un piccolo, minuscolo indizio per il futuro, quando dici:
SPOILER (click to view)
Chissà se era consapevole del reale potere degli schiavi come lei...

se è così, voglio sapere TUTTO!!!
se non è così... anche!
PPP
 
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35 replies since 10/12/2007, 14:08   462 views
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